StonedBeast
Прыгающий Сустав
| WWW | Цитата | В оффлайне | IP Вышел новый альбом(впрочим это не новость). Вот что о нём пишут:
Цитата:New album for one of the most celebrated progressive italian bands. Less metallic than their previous "Forget the colours" this album will surprise many adventorous listeners. | То что менее металёвый, пожалуй, неплохо - а что удивят, дык... кто ж сомневался - они этим всю свою карьеру занимаюцца Знатоки итальянского откликнитесь. Ыыы-ынтервью:
Цитата: Due chiacchiere con Alessandro Seravalle: 1) Garden Wall è un moniker storico del progressive italiano. Riusciresti in breve a descrivere l'evoluzione musicale e artistica di GW nel corso degli anni? Con facile autoironia potrei dirti che storicità e vecchiaia vanno di pari passo...già "Principium" è uscito qualcosa come 12 anni fa,,,mi pare incredibile...in ogni caso ii GW sono partiti da posizioni molto prossime all'approccio sinfonicheggiante di tanti gruppi new-prog dell'epoca sebbene, in realtà, sia stata sempre riscontrabile una certa ricerca armonica (vedi l'uso abbastanza massiccio della scala esatonalle ed altre soluzioni non molto convenzionali in ambito rock). "Principium" (1993) è un album volutamente eterogeneo, nel quale abbiamo provato a spaziare asll'interno di soluzioni musicali distanti anche se legate tra loro, "Path of Dreams" (1994) segna una sorta di radicalizzazione dell'approccio sinfonico di allora, è un disco profondamente romantico che ha portato il gruppo ad una sorta di limite, l'unica soluzione per non ripetere noi stessi era quella di cambiare direzione, ed ecco che con l'innesto di Camillo Colleluori alla batteria (a costituire quella che tra noi chiamiamo "la zoccola dura del gruppo") e lo spostamento verso sonorità decisamente più aggressive e sperimentali hanno portato a "The Seduction of Madness" (1995). "Chimica" (1997) nasce invece da una sorta di interpolazione tra lo stile di "Seduction" e quello di "Path of Dreams", lo sforzo compositivo di "Chemotaxis", una suite di oltre 33 minuti, rappresenta un altro limite, era nuovamente tempo di cambiare strada...nel 2001 esce "Forget the Colours", il primo dei nostri dischi per Mellow: è senza dubbio alcuno il nostro disco più sperimentale, più duro e ostico e segna l'abbandono di un certo tipo di vocalità precedente che, pur avendo un afflato teatrale, rimaneva nei canoni della vocalità rock. Nascono le "heart-felt emissions" e il ruolo di uno sperimentalismo armonico legato alla musica accademica del Novecento si fa più presente anche se disciolto in soluzioni timbriche di estrema violenza fonica che fanno parlare a taluni di uan sorta di experimental prog-death metal... 2) Il nuovo Towards the silence come si pone nella discografia dei GW? E' l'evoluzione del precedente o qualcosa di nuovo? "Towards the Silence" segue il solco del precedente ma presenta una linearizzazione dell'elemento compositivo. I brani sono più "semplici", meno intricati, in un certo modo più diretti e vicini alla dimensione live. Da un punto di vista lirico (elemento che costituisce il 50% dell'universo artistico gardenwalliano) i due dischi per Mellow sono il top, credo, come poeta e cantante, oltre che come compositore, di aver raggiunto qui una maturità artistica senza precedenti sebbene molti fans del gruppo restino più legati a dischi come "Path of Dreams" (che resta il nostro disco di maggior successo, se si può parlare in questi termini). 3) Come si pone la musica dei GW nell'ambito di una situazione progressiva in Italia che progressiva non è per nulla? La difficoltà di inquadrare la musica dei GW è allo stesso tempo un atto di coraggio o un suicidio commerciale? Come vedete il futuro per questa musica? Ho sottolineato più volte, spesso creando polemiche al di là delle mie intenzioni, la stagnazione della scena progressiva mondiale, il fenomeno non va circoscritto alla sola Italia. Noi facciamo quel che facciamo senza porci mire diverse da quelle del risultato artistico (e terapeutico, ma qui dovrei aprire una parentesi troppo lunga), di conseguenza non parlerei nè di suicidio commerciale e neanche di atto di coraggio. Le cose escono così perchè noi siamo così, in evoluzione, preda di una lacerazione spirituale, se mi passi il termine, che ci conduce in modo quasi inevitabile a produrre questo tipo di cose. Saremmo poco credibili se provassimo a cavalcare l'onda e a proporci con intenti di mercato, è questione di essenza...semplicemente non saremmo capaci di fare cose, chessò, alla Muse. Il futuro non è roseo, non solo per il rock progressivo, ma per tutte le forme d'espressione artistica, ormai le band pongono al centro dei loro interessi i quattrini, anche le band underground ragionano ormai quasi tutte in questi termini. Ciò non può che portare all'inaridimento di ogni tensione etica da sempre connaturata all'espressione artistica...del resto l'espressione artistica, se vogliamo continuare a usare questa terminologia, è specchio dei tempi funesti nei quali viviamo. 4) Cosa vi attendete da "Towards the silence"? Avete intenzione di rappresentarlo live? Niente. Speriamo solo che alcune anime entrino, come accade, in risonanza con il nostro messaggio, che le nostre paure, le nostre ansie e il nostro dolore possa espresso e per ciò stesso indebolito possa aiutare qualcuno a superare il suo travaglio interiore...ricevo spesso delle mail di questo segno e ciò mi corrobora e mi convince che sono nel giusto perseguendo questo approccio, se vuoi, magico-mitico-spirituale. Questione live: tenere in piedi un repertorio come quello dei GW richiede un lavoro costante in quanto i brani sono di non facile esecuzione, lavorare costantemente con l'ottica di riuscire a fare, al massimo, tre o quattro concerti all'anno ci appare ormai come un ingiustificato spreco di tempo e di energia, per cui la decisione che abbiamo maturato e di dedicarci alla produzioine discografica. Per assaggiare il sapore del palco abbiamo creato una band comprendente 3/4 dei GW chiamata BURNIN' DOLLS (io suono il basso e c'è un cantante più canonico) con la quale, oltre a realizzare alcuni brani di marca tecno-metal di Raffaello Indri, suoniamo cover di classici rock (dai Led Zeppelin ai Black Sabbath, da Hendrix ai Judas Priest. passando per Jethro Tull, Deep Purple, AC/DC etc...). Come ben sai le cover band sono le uniche in grado di avere un'attività live un minimo costante...è increscioso ma è così, inutile non tener conto dei dati di fatto. |
----- Most rock journalism is people who can't write interviewing people who can't talk for people who can't read. (C) Frank Zappa |